Caro Maurizio,
HAI PERFETTAMENTE RAGIONE!
APPROVO IN PIENO LE TUE OSSERVAZIONI e STIMO il fatto che non sollevi solo un problema, ma proponi delle soluzioni concrete. Se in Italia si procedesse così, passo dopo passo le cose cambierebbero radicalmente verso il meglio.
Sicuramente con un po' di autocritica, da insegnante e studente quale sono, sottolineo che per accendere un processo di miglioramento virtuoso bisogna PRETENDERE di più come DOCENTI e DARE di più come STUDENTI.
La qualità intrinseca della cultura delle persone secondo me è calata molto negli ultimi tempi con la perdita dei valori. Chiarisco con un esempio: mio nonno non ha avuto modo di studiare oltre la licenza elementare, ma riconosceva nella propria ignoranza un limite alla propria realizzazione. Ha fatto di tutto per migliorare e quando lavorava dava il meglio assolvendo ai propri doveri. E' così che il paese è stato ricostruito dopo la guerra. Oggi noi giovani abbiamo mille opportunità formative, ma molti di noi spesso fanno i furbi, imbrogliano e si sottraggono ai propri doveri e responsabilità. Intendo che tirano a fare il minimo e a imbrogliare nelle verifiche di apprendimento (v. la favola della cicala e della formica o di Pinocchio e Lucignolo)
Questo è un comportamento sbagliato che darà i suoi frutti nel futuro dei singoli e della collettività.
Per questo andrebbe corretto al più presto e l'agenda della politica deve mettere scuola e ricerca nelle priorità nazionali.
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