Lord Beric ha scritto:
Una domanda: una persona che è stata condannata ma ha anche scontato la pena (quindi ha pagato il suo debito con la società) secondo voi dovrebbe poter essere candidabile?
Mio parere: si.
Se non ha patteggiato.
Io sono ancorato al vecchio principio che afferma che la pena estingue il reato.
Sono principi cardine dello stato di diritto, come la tripartizione dei poteri.
Non si puo' ingorarli.
Tuttavia ammetto eccezioni.
La prima è il caso di patteggiamento.
Se patteggi la pena è piu' breve.
Ma in cambio occorre una interdizione piu' lunga dai pubblci uffici.
La seconda è il caso di reati gravi contro la pubblica amministrazione.
Qui a mio avviso non è il caso di transigere. La pena estinguerà il reato ma io non predo come baby sitter uno che è stato condannato per pedofilia.
Puo' fare tante cose nella vita ma un incarico pubblico lo vieterei a vita. Per questo pero' esiste anche l'istituto della interdizione (temporanea o perpetua) dai pubblici uffici ma reputo che la politica non possa semplicemente accontentarsi delle disposizioni giudiziarie.
La politica deve e puo' avere regole piu' rigide.
Noi in politica dovremmo porre l'asticella del lecito un po' piu' in alto di quanto fanno i giudici, i quali legittimamente seguono altre considerazioni (appunto "giuridiche", non "politiche").
Se uno ruba una mela è diverso da rubare un miliardo ad una casa per anziani e la differenza non sta solo nell'entita (durata) della pena.
Tu che ne pensi?
Ciao,
Francesco